C'è molta tecnologia italiana nella seconda sonda europea diretta verso il Pianeta Rosso. Il lancio è previsto per il mese di gennaio 2016. Studierà l'ambiente marziano e cercherà tracce di vita.
Nasce da una collaborazione tra l'Agenzia spaziale europea (Esa) e
l'omologa russa Roscosmos, ma gran parte della tecnologia a bordo e
diversi aspetti della missione sono italiani. La seconda sonda europea
diretta verso Marte, ExoMars, sta prendendo forma: il lancio verso il
Pianeta Rosso è previsto per il gennaio 2016.
Due missioni tra il 2016 e il 2018
La missione cercherà tracce di vita passata e presente su Marte e punta
ad aumentare le conoscenze sull'ambiente marziano, anche dal punto di
vista meteorologico, in vista di future missioni umane. "Il progetto
ExoMars consta di due diverse missioni – spiega Maria Quaglino,
responsabile dello stabilimento torinese di Thales Alenia Space che sta
mettendo a punto i diversi componenti della sonda - quella del 2016 che
atterrerà su Marte e quella del 2018 che, invece, farà atterrare un
rover che sarà controllato da Thales Alenia Space in particolare dal
centro di controllo Altec di Torino".
Molta tecnologia italiana
Gli strumenti italiani su ExoMars, realizzati da Thales e da Selex
Galileo, sono quattro. Si tratta di una grande sfida per l'industria
aerospaziale europea ed è la seconda sonda dell’Esa verso Marte dopo la
Mars Express nel 2003.
Rispetto al rover Curiosity della Nasa, quello di ExoMars avrà anche una trivella in grado di penetrare nel suolo fino a 2 metri di profondità messa a punto dal Politecnico di Milano.
Rispetto al rover Curiosity della Nasa, quello di ExoMars avrà anche una trivella in grado di penetrare nel suolo fino a 2 metri di profondità messa a punto dal Politecnico di Milano.
Kitsune.
tratto da: RaiNews
Interessante, per approfondimenti vi segnalo di leggere direttamente del programma exomars sul sito dell'agenzia spaziale italiana ASI alla voce missioni e progetti.
RispondiEliminaUn saluto
Riccardo