mercoledì 29 ottobre 2014

Esploso il razzo Antares subito dopo il lancio

Distrutta la navetta-cargo Cygnus diretta alla Stazione Spaziale

E' esploso a 15 secondi dal lancio il razzo Antares della Orbital Sciences, una delle aziende che organizza per conto della Nasa i voli per consegnare rifornimenti e materiali scientifici alla Stazione Spaziale Internazionale. Il razzo, che avrebbe dovuto portare in orbita la navetta-cargo Cygnus, era stato lanciato dalla base della Nasa a Wallops, al largo delle coste della Virginia.
avrebbe dovuto essere il terzo volo di una navetta Cygnus tutto sembrava perfettamente regolare al momento del lancio, ma a pochi secondi dalla partenza il razzo è andato in fiamme. Sulle cause non ci sono al momento notizie e le indagini sono in corso. Una delle ipotesi è un guasto ad uno dei motori, l'AJ26, che aveva presentato problemi durante i test avvenuti nel maggio scorso, ma poi superati.
Quello che è certo è che l'incidente costituisce un serio problema per la Orbital Sciences, che con la Nasa ha firmato un contratto da 1,9 miliardi di dollari per almeno otto voli fino al 2016. Fortunatamente nelle 2,2 tonnellate di materiale a bordo della Cygnus e andato perduto nell'esplosione non c'era nulla di cruciale per la sopravvivenza dell'equipaggio della Stazione Spaziale, ha detto il responsabile dei programmi Nasa per la Stazione Spaziale, Mike Suffredini. ''La Stazione Spaziale e il suo equipaggio sono in ottima forma – ha detto Suffredini nella conferenza stampa organizzata dalla Nasa subito dopo l'esplosione – e per gli astronauti ci sono sia rifornimenti sia materiali in abbondanza per un ragionevole periodo''.

Kitsune

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giovedì 23 ottobre 2014

Virus Ebola

Virus pilotato dietro l’epidemia, morto il medico che sapeva ...
Esperimenti top secret. Un medico che sa troppo. Un aereo abbattuto per far tacere chi potrebbe avvertire i giornali. Un virus mutante sfuggito al controllo. C’è un «giallo» ricco di colpi di scena dietro l’epidemia di Ebola che ha infettato Sierra Leone, Liberia, Guinea e Nigeria e ora minaccia il mondo. Una lunga serie di strane coincidenze che partono da Kenema, il centro di ricerche dove lavorava Shiekh Humar Khan, il medico-eroe morto il 29 luglio scorso dopo essere stato contagiato dal virus.

venerdì 17 ottobre 2014

Vedi Marte e poi muori

La morte per soffocamento arriverebbe dopo appena 68 giorni di vita su Marte. Così gli studenti del Mit di Boston bocciano la missione Mars One, lanciata due anni fa dall'imprenditore olandese Bas Lansdorp per portare i primi 4 astronauti sul Pianeta Rosso nel 2025, con un viaggio di sola andata. Secondo il Mit, l'idea di produrre cibo per gli astronauti direttamente su Marte, richiederebbe 200 ettari di terreno e non 50. Se le coltivazioni poi fossero cresciute nello stesso habitat dell'uomo, allora l'ossigeno prodotto dalle piante potrebbe raggiungere livelli così elevati da uccidere i coloni per asfissia dopo soli 68 giorni. Altro problema sono i rifornimenti da Terra che potrebbero partire una volta ogni 26 mesi e arriverebbero su Marte in 180 giorni. E infine l'acqua: al momento le tecnologie necessarie per sciogliere il ghiaccio marziano non sono sicure.

Kitsune

tratto da: fonte 

martedì 14 ottobre 2014

Scoperta un'altra luna attorno alla Terra

È un quasi-satellite catturato in obita terrestre circa 750 anni fa: ci resterà accanto almeno per altri 160 anni

La Terra con due lune
Non ci capiterà mai di osservarla brillare nel cielo. Eppure una nuova luna che accompagna la nostra è stata scoperta da Farid Char, della Chilean University di Antofagasta (Cile). Per essere precisi va detto che il nuovo oggetto naturale non è un vero e proprio satellite, ma un quasi-satellite, ossia un corpo celeste simile a un satellite la cui orbita però non interessa solo la Terra ma anche il Sole.

Esso ruota infatti contemporaneamente attorno alla Terra e al Sole, anche se al termine di un periodo più o meno lungo abbandonerà per sempre l'orbita terrestre. Il nuovo corpo celeste è stato chiamato 2014 OL339 ed è stato osservato 27 volte nell’arco di 36 giorni e così si è riusciti a determinarne l’orbita, che è molto ellittica e irregolare. Esso infatti, gira attorno al Sole in 365 giorni, come la Terra, e ruota attorno al nostro pianeta mentre questo tende a respingerlo.

CON NOI CIRCA 1000 ANNI
La complessa orbita di un quasi-satellite.
L’oggetto è molto piccolo, ha un diametro che va da 90 a 200 metri ed è entrato in orbita terrestre 775 anni fa: ci abbandonerà tra circa 165 anni. Che cosa gli succederà, dopo? «L’evoluzione di questi oggetti è molto difficile da predire, anche se è assai probabile che rimarrà in vicinanza del nostro pianeta per migliaia di anni», ha spiegato Char.

IN TUTTO SONO QUATTRO
Questo quasi satellite, comunque, non è l’unico a orbitare attorno alla Terra. Al momento ve ne sono altri tre che rimarranno in orbita per centinaia di anni. Gli altri pianeti a possedere quasi-satelliti sono Venere, con un oggetto, Nettuno con un oggetto, e Giove, che ne ha ben sei. Tuttavia, dicono gli astronomi, oggetti così piccoli non sono facili da scoprire e quindi si può ragionevolmente ipotizzare che ciascun pianeta ne abbia più d’uno che ancora non abbiamo scoperto.

Kitsune.

tratto da: fonte 

sabato 11 ottobre 2014

Scoperto un super buco nero

Si trova nella più piccola galassia conosciuta

Al centro della piu' piccola galassia mai osservata si trova un gigantesco buco nero, con una massa pari a 21 milioni di volte quella del Sole. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, suggerisce che i buchi neri presenti nell'universo potrebbero essere molto piu' comuni di quanto si pensi. E' infatti la prima volta che un buco nero di queste dimensioni viene scoperto al centro di una galassia nana.

Ad osservare il buco nero nella galassia chiamata M60-UCD1, e' stato il gruppo internazionale di astronomi coordinato da Anil Seth, dell'universita' americana dello Utah. ''M60-UCD1 e' la galassia piu' piccola e luminosa che conosciamo e al centro ha un buco nero supermassiccio", ha detto Seth. Gli astronomi hanno scoperto il buco nero utilizzando i dati raccolti dal telescopio Gemini Nord dell'osservatorio di Mauna Kea, nelle Hawaii, e quelli del telescopio spaziale Hubble.
Secondo i ricercatori molte altre piccole galassie potrebbero ospitare buchi neri giganteschi: strutture del genere potrebbero essere cio' che resta di spaventose collisioni fra galassie. ''Un tempo - ha osservato Seth - la piccola galassia M60-UCD1 era molto grande e aveva circa 10 miliardi di stelle. Forse 10 miliardi di anni fa e' passata troppo vicino al centro di una galassia ancora piu' grande, che le ha strappato le sue stelle".
Distante circa 54 milioni di anni luce dalla Terra (pari a circa 320 miliardi di miliardi di chilometri), la galassia M60-UCD1 ruota attorno ad un'immensa galassia chiamata M60, nel cui centro si trova un buco nero supermassiccio, pari a 4.5 miliardi di volte la massa del nostro Sole, con il quale finira' per fondersi il buco nero della galassia nana.

Kitsune.

tratto da: ansa 

martedì 7 ottobre 2014

Come Harry Potter: ecco il mantello che rende invisibili

Il dispositivo sviluppato dai ricercatori della Rochester University di New York costa circa mille dollari, ma ha ancora bisogno di essere perfezionato.
Rochester Cloak
Esiste davvero il mantello dell'invisibilità di Harry Potter? La risposta è sì! Un'équipe di ricercatori della Rochester University di New York ha infatti appena sviluppato Rochester Cloak, un dispositivo composto di un insieme di quattro lenti che permette, per l'appunto, di nascondere alla vista quello che sitrova al di là del meccanismo.
Il Rochester Cloak è il primo sistema multi-direzionale e tridimensionale che sia stato mai ideato e mostra dei risultati davvero incredibili. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications.
Come funziona il Rochester Cloak 
Il dispositivo è formato da una serie di lenti allineate secondo una distanza specifica. Le lenti devono essere accoppiate e separate in base alla somma delle loro lunghezze focali. Guardando gli oggetti attraverso la prima lente, gli oggetti posti tra il terzo e il quarto obiettivo risulteranno invisibili all’occhio umano mentre lo sfondo resterà visibile.
Il dispositivo costa circa mille dollari e ha ancora bisogno di essere perfezionato.




Kitsune.

tratto da: fonte 

venerdì 3 ottobre 2014

California, esperti temono un disastro nucleare peggiore di Fukushima

Esperti avvisano che la centrale nucleare statunitense gestita dalla Diablo Canyon, potrebbe sconvolgere il Paese, con una Fukushima americano.
Centrale Nucleare Diablo Canyon
California, esperti temono un disastro nucleare peggiore di Fukushima-  Michael Peck, ispettore federale per il nucleare, ha chiesto l’immediato fermo della centrale nucleare di Diablo Canyon, fin quando essa non dimostrerà di essere in grado di sopportare un violento terremoto. Attraverso uno studio di 42 pagine, Peck, ha spiegato che il sito nucleare, si trova su tre linee di faglia molto instabili sismicamente ed il pericolo di un terremoto, ancora più violento di quello avvenuto, lo scorso 24 Agosto, di magnitudo 6.0, potrebbe essere solo un avviso di una scossa devastante in procinto di colpire l’area. In quel caso, più di due milioni di persone, servite di elettricità, attraverso questa centrale, si troverebbero ad affrontare una catastrofe ancora più violenta di Fukushima.
Non c’è dubbio che la forte scossa subita, ha scatenato l’animo di molti che forse prima erano tranquilli. Secondo un sondaggio della stampa americana, la maggior parte dei californiani, non ha l apiù pallida idea, di come proteggersi da un’emergenza nucleare. La notizia è stata divulgata in rete dal sito RT espanol.

Kitsune.

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