martedì 22 ottobre 2013

MARTELLO DI LONDON


Un altro reperto, di cui però si hanno pochissime notizie, è il "martello di London", rinvenuto in TexasQuesto oggetto fu rinvenuto in un blocco di arenaria datato 140 milioni di anni Nel giugno 1934, a Londra (Texas,Kimball Country). La signora Emma Hahn , è in gita con la propria famiglia, diretta alla funivia di Llano. Nei pressi di una cascata d’acqua, il gruppetto si imbatte in un masso, che si evidenzia su di una roccia più grande. Fuori dal masso si erge un pezzo di legno. La famiglia si ferma con stupita curiosità, e presa dall’eccitazione incomincia a liberare il legno, quando tra la sorpresa scopre che esso è il manico di un martello.Ma tutto ciò non era possibile, perché quella roccia doveva avere milioni di anni, ed il martello era stato incluso nella roccia in un’era nella quale, secondo le attuali conoscenze, sulla terra non aveva ancora fatto la sua comparsa l’uomo. Questo singolare Martello è esposto oggi nel Creation Evidence Museum a Glen Rose, nel Texas; la sua testa è lunga circa 15 centimetri ed ha un diametro di 3. Il manico in legno è parzialmente carbonizzato all’interno, mentre l’esterno risulta fossilizzato, come se fosse stato esposto prima ad un fuoco intenso e successivamente immerso a lungo nell’acqua. Secondo il direttore del museo Carl Baugh, il reperto è stato ritrovato inglobato in una formazione di arenaria che ha un’età compresa fra i 140 ed i 65 milioni di anni, che risale quindi al cretaceo. 1989 al Battelle-Institut a Columbus, Ohio, ne ha rilevato la composizione: 96% di ferro, 2,6% di cloro e 0,74 di zolfo. Il metallo. Quindi sarebbe straordinariamente puro, non presenta alcuna bolla d’aria ed è di una qualità che oggi siamo in grado di ottenere con sofisticati sistemi di produzione.Dure diatribe sono avvenute tra esperti, Dave Matson,in una pubblicazione del 1994 descrive il martello come un prodotto costruito nel XIX secolo e la formazione rocciosa nel quale era incluso, sarebbe ordoviciana, e quindi appena vecchia di quasi 450 milioni di anni, al contrario di Baugh che la riteneva “calcarea” del cretaceo. Per Matson la concrezione del minerale sarebbe autentica, pur se non nella forma originaria( il minerale sarebbe ordoviciano, ma la cristallizzazione attorno al martello sarebbe successiva). Infatti analogamente alle stalattiti , che inglobano oggetti durante la loro formazione, anche i minerali disciolti possono cristallizzarsi attorno ad un oggetto che si trova in una fenditura od in un terreno a meno che non venga “disturbato” da agenti esterni, e che la roccia che lo circonda sia chimicamente solubile. La velocità con la quale si formano le concrezioni dipende dalla nitratina( un terreno calcareo).La concrezione rocciosa quindi secondo Matson , si sarebbe sviluppata in breve tempo, e si sarebbe basato per questa sua interpretazione, su i informazioni raccolte su pubblicazioni specialistiche. Ma è proprio questo aspetto, secondo quanto afferma il geologo Johannes Fiebag, a rendere piuttosto ambigue e vacillanti le sue interpretazioni, infatti Matson tralascia di citare il tipo di roccia che ingloba il martello: se calcare, arenaria o scisto silicioso;e non è certo che ritratti di roccia ordoviciana piuttosto che arenaria del cretaceo, insomma basterebbe un’analisi della roccia , ma chi se la sente di scoprire che è roccia arenaria con le conseguenze che comporta ciò, relativamente alla datazione del martello, come al solito è meglio e più sicuro per le carriere non indagare.

LE LAMPADE DI DENDERA

 Scoperte verso la metà dell' 800 da Auguste Mariette, fondatore del Museo Egizio del Cairo, le cripte di Dendera offrirono ai loro scopritori numerosissimi bassorilievi di pregiata fattura, raffiguranti, secondo gli archeologi, scene di rituali religiosi.Sulla maggior parte di questi si notano infatti scene di processioni, ma un bassorilievo in particolare, denominato "pietra delle serpi", oltretutto l' unico che si può ancora ammirare nell' unica cripta lasciata aperta ai visitatori dopo che nel 1973, vi si verificarono dei furti, suscita ad un occhio attento molte perplessità sia sull 'interpretazione data dagli archeologi sia su quello che l' autore dei bassorilievi volesse rappresentare.La familiarità dei manufatti raffigurati in queste incisioni non può non farci riflettere.Nel bassorilievo in questione si notano due figure
che sorreggono due enormi "ampolle" che assomigliano molto a potenti lampade elettriche, con cavi a treccia attaccati a quello che potrebbe essere un interruttore o un generatore. Da notare che questo generatore ha la classica forma di uno "Djed", oggetto rinvenuto in molti disegni e bassorilievi egizi, ma di cui non si è ancora potuto accertare con certezza la funzione. Alcune ipotesi lo indicano come un "generatore di vita", nel senso forse religioso del termine.llustri studiosi, davanti a queste rappresentazioni, hanno provato stupore poichè mai avevano ammirato nulla di simile. Alcuni sostengono appunto si tratti di enormi lampade elettriche che proverebbero l' uso, da parte degli egizi, di fonti luminose. Anche se appare incredibile contemplare un' ipotesi simile non bisogna dimenticare le considerazioni di studiosi come R. Habeck e P. Krassa secondo cui i rilievi riprodurrebbero processi elettrotecnici. Queste ipotesi sono state avanzate dai citati studiosi sui brani trasposti da un altro eminente ricercatore, il dott. Waitkus, che ha tentato di decifrare i geroglifici delle cripte.Gli antichi egizi conoscevano forse la corrente elettrica? Od erano solo custodi di tecnologie che loro non comprendevano, ma che avevano imparato ad usare da chi le aveva inventate, forse millenni prima?Questo, come altri misteri legati ai grandi monumenti della Piana di Giza, sarà forse svelato quando tutte le camere nascoste delle piramidi e della sfinge saranno aperte per mostrarci il loro contenuto. Qui allora tutte le ipotesi e le congetture troveranno conferma o saranno demolite.Sempre che non ci venga nascosto qualcosa...



UN PROIETTILE CONTRO l’uomo di Neanderthal?

Nel museo di Storia Naturale di Londra si trova un teschio datato circa 38.000 anni fa, periodo Paleolitico, rinvenuto in Zambia nel 1921. Sulla parete sinistra del teschio c’è un foro perfettamente rotondo. Stranamente non ci sono linee radiali attorno al foro o altri segni che indichino sia stato prodotto da un’arma, una freccia o una lancia.Nella parete opposta al foro, il teschio è spaccato e la ricostruzione dei frammenti mostra che il reperto è stato rotto dall’interno verso l’esterno, come si fosse trattato di un colpo di fucile. Esperti forensi dichiarano che non può essere stato nulla di diverso da un colpo esploso ad alta velocità con l’intenzione di uccidere.Chi possedeva un fucile 38.000 anni fa? Certamente non l’uomo delle caverne, ma forse una razza più avanzata e civilizzata.Nel Museo di Paleontologia di Mosca, inoltre, è presente un altro reperto simile, il cranio di un bisonte, rinvenuto a Yakuzia (Siberia) e vissuto dai 30.000 ai 70.000 anni fa, sulla cui fronte è presente un buco circolare.Un altro caso simile viene citato dal giornalista Victor Louis dalla Russia, il quale riferisce che nel Museo di Paleontologia di Mosca si trova un cranio perfettamente conservato di un bisonte dalle lunghe corna rinvenuto nella Yakuzia (Siberia orientale). Secondo i paleontologi tale specie sarebbe vissuta dai 30.000 ai 70.000 anni fa. Al centro della sua fronte è visibile un foro rotondo che, secondo alcuni studiosi, potrebbe essere stato causato da una pallottola!

domenica 20 ottobre 2013

Gli uomini pietrificati del principe di Sansevero


Spaventose , agghiaccianti figure si celano , come a spiarci , entro vetusti armadi , statue impressionanti , forse senza uguali , danno una nota sin istra all'ambiente che le ospita .
In certe notti frastuoni sferraglianti di antiche carrozze e luci abbbacinanti ravvivano i poveri ma monumentali vicoli circostanti , eppure a prima vista , niente appare più baroccamente gaio , luminoso , gioioso dell'interno della cappella di Sansevero. L’aura di mistero e di suggestione è pure alimentata dalla presenza, poco distante, di alcuni laboratori per la produzione di bare, in napoletano Tavuti, nel vicolo che i napoletani chiamano per questo da sempre vico dei Tavutari.
IL Principe RAIMONDO DI SANGRO di Sansevero, che qui abitò, e a cui dal 1976 la strada è intitolata  era un personaggio intelligente e versatile, inventò un nuovo tipo di archibugio ed un sistema che permetteva di sparare un colpo ogni quattro secondi; portò inoltre a termine uno studio accuratissimo sull’alfabeto ‘cromatico’ dei peruviani e si dedicò a ricerche ed esperimenti di chimica, idraulica e meccanica.           Con le sue invenzioni Raimondo di Sangro stupì tutti i suoi contemporanei: produsse reagenti che indurivano sostanze molli, mise a punto una carrozza marina, progettò una macchina tipografica per la stampa contemporanea di più colori e realizzò inoltre un tessuto impermeabile con cui fece confezionare una mantella, per se e per il Re Carlo di Borbone, con cui passeggiava sotto la pioggia tra lo stupore dei napoletani. Inoltre il principe studiò un nuovo modo per filare la seta ed alcuni sistemi per colorare il marmo bianco, dandogli un incredibile effetto e facendolo sembrare una pietra preziosa; studiò infine anche il processo inverso, riuscendo a decolorare i lapislazzuli. Inoltre, sul ponte che collegava il suo palazzo alla cappella, andato distrutto nel 1889, collocò un orologio animato, a forma di drago, che indicava ore, minuti, giorni della settimana, nomi dei mesi e fasi lunari.
Il Principe era ossessionato dall'immortalità e a tal proposito si dedicava a vari esperimenti e la cappella di Sansevero è una progressione verso il culmine del mistero  quando si giunge agli "orridi armadi"  questi vecchi e grigi mobili  si aprono e appaiono agli occhi due fra le più incredibili creature che esistano al mondo pietrificate nel loro eterno orrore : si tratta dui due corpi umani cui la  mostruosa abilità del principe ha tolto l'involucro esterno  metallizzando fin nell'ultimo capillare l'intero sistema circolatorio .Sono i corpi di due schiavi negri un uomo e una donna  , la schiava era incinta e il sangue entrando nella circolazione placentare ha disegnato in modo macabro e tenero al tempo stesso , la figura del feto
Questo processo di metallizzazione è di certo la più grande invenzione del principe-stregone  , non è noto di come sia stato effettuato si sa che è stata iniettata una quache sostanza nei corpi ,  anche se è pesante il sospetto che il procedimento sia stato effettuato quando i due  erano ancora in vita  , si pensa che iniettò una soluzione alchemica nei due corpi già cadaveri acquistati dal medico palermitano Giuseppe Salerno, suo 'complice'. I corpi sarebbero ricoperti da una cera (d'api?) colorata e montata su armature di ferro e spago. L'obiettivo doveva essere quello di conservare i corpi per l'eternità, mummificandoli, ma il sistema fallì e le carni si deteriorano e solo il sistema cardiocircolatorio rimase integro. Il principe mori nel 1771 portando con se il segreto per sempre.

giovedì 17 ottobre 2013

Russia: le immagini del recupero del frammento più grande del meteorite di Chelyabinsk

Finalmente dopo circa 8 mesi dalla caduta della meteora di  Chelyabinsk, il frammento più grande è stato recuperato nel lago di Chebarkul il 15 ottobre 2013.
Le immagini che provengono da RT TV, mostrano alcuni sommozzatori russi che hanno ripescato dal lago fangoso di Chebarkul, che si trova negli Urali, un pezzo di roccia da oltre mezza tonnellata che sarebbe un frammento, forse il più grande, del meteorite caduto a febbraio nei pressi della città di Chelyabinsk, provocando un’onda d’urto che ferì 1.200 persone.
Secondo la NASA , il meteorite, che ha scatenato il panico nella regione degli Urali, è stato di 17 metri di diametro, e non 15 come precedentemente segnalato. Essi confermano che pesava 10.000 tonnellate e non 7000 come indicato dalle stime precedenti. L’Agenzia spaziale ha dichiarato che l’energia rilasciata dalla meteorite caduta Venerdi 15 Febbraio 2013, era di 500 kilotoni di energia, pari a circa 30 volte la forza della bomba atomica lanciata dagli Stati Uniti sulla città giapponese di Hiroshima nella Seconda guerra mondiale .
Il recupero è avvenuto otto mesi dopo che una luce accecante attraversò il cielo sopra gli Urali. Si trattava di un meteorite che si è spezzato in vari frammenti nell’impatto con l’atmosfera, spargendo in tutta la regione detriti a cui gli scienziati stanno ancora dando la caccia. La maggior parte dei frammenti è caduta nel lago Chebarkul, esplorato oggi dai sommozzatori con un’operazione trasmessa in diretta dalla tv russa.
La tv ha mostrato il gruppo di sub estrarre dall’acqua un pezzo di roccia lungo un metro e mezzo, dopo averlo avvolto in un involucro speciale mentre si trovava ancora sott’acqua. Il masso è stato poi portato a riva e posto su una grossa bilancia per il peso, ma le cose hanno cominciato subito ad andare storte. La roccia si è spezzata in tre quando gli scienziati hanno iniziato a sollevarla con corde e carrucole. La stessa bilancia si è rotta quando l’ago ha raggiunto il peso di 570 chilogrammi. “La roccia aveva una frattura quando l’abbiamo trovata” ha detto uno scienziato al sito lifenews.ru. “Pesava 570 chili prima che i pezzi si staccassero. Poi si è rotta la bilancia”. “Riteniamo che il masso pesasse oltre 600 chili” ha aggiunto. Gli esperti hanno comunque sottolineato che servirà del tempo per certificare che la roccia trovata nel lago provenga veramente dallo spazio. La rete tv all news Vesti 24 ha riferito che i sommozzatori hanno già ripescato più di 12 pezzi di roccia dal lago Chebarkul dall’evento del 15 febbraio scorso, ma solo quattro o cinque si sono rivelati frammenti di meteorite. VIDEO1  VIDEO2

Gli astronomi scoprono un asteroide di circa 400 metri che potrebbe collidere con la Terra

Gli astronomi del Minor Planet Center, dell’Unione Astronomica Internazionale. hanno scoperto un asteroide di circa 400 metri di diametro che potrebbe collidere con la Terra nel 2032.
L’asteroide, chiamato 2013 TV135, è stato trovato dagli esperti dell’Osservatorio Astrofisico di Crimea secondo il Centro, citato dalla agenzia di stampa russa RIA Novosti . Poi la scoperta è stata confermata da altri osservatori in Russia e anche gli astronomi provenienti da Italia, Regno Unito e Spagna. Il corpo spaziale , di una dimensione all’incirca di 410 metri, è stata descritta dagli esperti come asteroide potenzialmente pericoloso (PHA), come sua intersezione del minimo orbitale con la Terra è 0,012 UA (unità astronomiche), vale a dire meno di 0,05 AU richiesta per questa qualifica. Secondo le valutazioni preliminari degli scienziati, c’è una possibilità che il 26 agosto 2032 il corpo celeste entrerà in collisione con la Terra, anche se la possibilità di impatto è uno tra 63.000.

domenica 6 ottobre 2013

UFO sfiora aereo commerciale durante l’atterraggio

Il video che vi presentiamo quest’oggi è davvero interessante, riguarda l’avvistamento di un UFO di forma sferica che vola accanto ad un aereo commerciale in fase di atterraggio. Il fatto dovrebbe essere accaduto nel mese di Settembre 2013 e appunto caricato su You Tube il 28 settembre 2013.
Come detto sopra, nel filmato registrato negli Stati Uniti e in una località non ancora identificata, un oggetto sferico di piccole dimensioni compare a pochi metri da un aereo commerciale di linea mentre quest’ultimo si trova in fase di atterraggio presso un aeroporto USA. Il testimone ha dichiarato che lo strano oggetto si è spostato a velocità elevata vicino all’aereo e le ridotte dimensioni dello stesso in confronto al velivolo non hanno permesso di notare alcuna anomalia visiva durante il suo normale passaggio.
Solo successivamente guardando il filmato su uno schermo più grande e rallentandolo,  ci si accorge della misteriosa  “presenza” in prossimità della fusoliera del jet. Dai movimenti che effettua possiamo notare che l’UFO si sposta da sinistra verso destra rispetto al video,  passando al di sotto del carrello di atterraggio anteriore del velivolo prima di scomparire.
Non è il primo caso di avvistamento UFO a verificarsi nell’arco della storia degli aerei di linea. Numerose sono le testimonianze a riguardo tra cui spicca per similitudine quella storica,  riguardante uno dei primi voli del Concorde sopra la Francia nel 1970. Durante il volo di inaugurazione fu registrata dalla Aérospatiale una sfera luminosa, che proveniente dall’alto, effettuava un “turn around” attorno al jet, quasi a volere “esaminare” il velivolo stesso, avvicinandosi ad esso e poco dopo allontanandosi ad altissima velocità. Anche allora la presenza di questo oggetto suscitò molti interrogativi sulla sua reale natura, anche per il fatto che il video risultò genuino e non manipolato.  VIDEO1   VIDEO2


Avvistamenti UFO nell’Isola di Cipro – il video


Ora gli UFO girano anche nei cieli dell’Isola di Cipro. Il video che vi presentiamo è stato registrato la sera del 27 Settembre 2013 e il testimone racconta cosi l’episodio:
“Mentre stavo camminando nel mio quartiere il 27 settembre 2013, ho visto questa strana luce che si librava nel cielo e che ha anche cambiato i colori dal verde al bianco. In un primo momento ho pensato che fosse un aereo, ma come si avvicinava questa cosa era abbastanza grande prima di passare sopra la mia testa è stata ferma nel cielo per più di un’ora“
Guardate il video!  VIDEO