venerdì 11 luglio 2014

La nascita violenta di Mercurio.

Scontri ‘mordi e fuggi’ con altri embrioni planetari.

Mercurio e altri corpi celesti sarebbero ricchi di metallo, perché sono i resti di gigantesche collisioni tra proto-pianeti avvenute nelle prime fasi della formazione del Sistema Solare. Delle collisioni ‘mordi e fuggi’, come li hanno definiti i ricercatori, hanno modellato pianeti e asteroidi impoverendoli della parte rocciosa. Ad annunciarlo è uno studio pubblicato su Nature Geoscience e condotto da Erik Asphaug, dell’Università dell’Arizona, e da Andreas Reufer, dell’Istituto di Fisica dell’Universitàsvizzera di Berna. 
La Terra, Venere, Marte e asteroidi come Vesta e forse Lutetia hanno una grande massa rocciosa che circonda un nucleo di ferro. Fa eccezione Mercurio per il quale i ricercatori hanno difficoltà ha spiegare come mai possiede una massa composta da oltre il 70% di ferro. Per rispondere a questa domanda i due ricercatori hanno eseguito delle simulazioni numeriche di impatto tra Mercurio, nella sua fase di formazione iniziale ed un altro embrione planetario di grandi dimensioni. Hanno scoperto così che, se la velocità di impatto fosse stata sufficientemente elevata, Mercurio si sarebbe spezzettato spogliandosi della sua crosta rocciosa.
Probabilmente, secondo i ricercatori, Mercurio potrebbe aver avuto diversi di questi catastrofici impatti che hanno impedito il riformarsi di un ampio mantello roccioso. Per i ricercatori, secondo questa teoria, anche Psiche, uno dei più grandi asteroidi ricco di metallo del diametro di 250 chilometri, potrebbe essere il resto di collisioni avvenute centinaia di milioni di anni fa che lo hanno privato di una spessa crosta rocciosa.

Kitsune.

tratto da: ansa 

Nessun commento:

Posta un commento

Si prega di non usare un linguaggio sconveniente!. Grazie!.