"Se domani venisse una spedizione di marziani, per esempio, e alcuni di
loro venissero da noi, ecco... marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e
le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini ... E uno dicesse:
'Ma, io voglio il Battesimo!'. Cosa accadrebbe?". Se lo è chiesto il
Papa, riflettendo sulla libertà dello Spirito Santo, che "soffia dove
vuole", e la tentazione dei credenti e della Chiesa di rinchiuderlo
invece dentro limiti. Ma, come disse papa Giovanni, "proprio lo Spirito
che aggiorna la Chiesa", e come possono i fedeli, i preti, i vescovi,
"porre impedimenti" allo Spirito? Si chiedano piuttosto tutti,
suggerisce papa Francesco, "chi sono io per porre impedimenti?" Papa
Bergoglio lo ha detto durante la messa a Santa Marta. Stralci
dell'omelia sono pubblicati dalla Radiovaticana.
La tentazione di imprigionare lo Spirito, ricorda papa Francesco, c'era
già agli albori della Chiesa, come mostra il brano degli Atti degli
apostoli letto oggi durante la messa: una comunità di pagani accoglie
l'annuncio del Vangelo e Pietro è testimone oculare della discesa dello
Spirito Santo su di loro, ma prima esita ad avere contatti con ciò che
aveva sempre ritenuto "impuro" e poi subisce dure critiche dai cristiani
di Gerusalemme, scandalizzati dal fatto che il loro capo avesse
mangiato con dei "non circoncisi" e li avesse persino battezzati. Un
momento di crisi interna, che Papa Francesco rievoca proponendo la
domanda sui marziani che chiedono di essere battezzati".
Pietro comprende l'errore quando una visione gli illumina una verità
fondamentale: ciò che è stato purificato da Dio non può essere chiamato
"profano" da nessuno. "Quando il Signore ci fa vedere la strada, -
commenta il Pontefice - chi siamo noi per dire: 'No Signore, non è
prudente! No, facciamo così'… E Pietro in quella prima diocesi - la
prima diocesi è stata Antiochia - prende questa decisione: 'Chi sono io
per porre impedimenti?'. Una bella parola per i vescovi, per i sacerdoti
e anche per i cristiani. Ma chi siamo noi per chiudere porte? Nella
Chiesa antica, persino oggi, c'è quel ministero dell'ostiario. E cosa
faceva l'ostiario? Apriva la porta, riceveva la gente, la faceva
passare. Ma mai è stato il ministero di quello che chiude la porta,
mai!". "Non si può - commenta il Papa - capire la Chiesa di Gesù senza
questo Paraclito (lo Spirito, ndr), che il Signore ci invia per questo. E
fa queste scelte impensabili, ma impensabili! Per usare una parola di
San Giovanni XXIII: è proprio lo Spirito Santo che aggiorna la Chiesa:
veramente, proprio la aggiorna e la fa andare avanti. E noi cristiani
dobbiamo chiedere al Signore la grazia della docilità allo Spirito
Santo. La docilità a questo Spirito, che ci parla nel cuore, ci parla
nelle circostanze della vita, ci parla nella vita ecclesiale, nelle
comunità cristiane, ci parla sempre".
Team ILLOGICA.
Tratto da ANSA.
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