Fukushima, a tre anni dal disastro della centrale nucleare, sentiamo
ancora parlare dei danni relativi alla dispersione di acqua radioattiva
nell’Oceano Pacifico. A parlarne questa volta è il sito The Independent,
noto quotidiano americano, riportato anche da Le Parisien, in Francia.
Tuttavia secondo i rapporti non c’è motivo di preoccuparsi in quanto,
bisognerebbe mangiare più di 315.500 Kg del pesce maggiormente
radioattivo per arrivare ad assorbire una dose alla quale ciascuna
persona è esposta quotidianamente. Concretamente le radiazioni si alzano
al 0,1 % della soglia massima fissata dalla società Americana per il
controllo dei prodotti alimentari.
Paradossalmente, i pesci pescati ora sono risultati tre volte meno
radioattiva dei Tonni pescati prima della catastrofe di Fukushima. I
ricercatori dell’Oregon, hanno detto che non c’è nessun motivo di
preoccuparsi ma hanno comunque preferito informare il pubblico dei
rapporti sul controllo delle radiazioni presenti negli alimenti di mare.
Team ILLOGICA.
tratoo da: fonte
Nessun commento:
Posta un commento
Si prega di non usare un linguaggio sconveniente!. Grazie!.