sabato 1 febbraio 2014

Scienziati giapponesi propongono una teoria sul “Teletrasporto” di energia da un punto ad un altro dell’Universo

Scienziati della Tohoku University (Giappone) nella loro ultima teoria, si sono basati sul fenomeno di entanglement quantistico, che è la correlazione tra due sistemi che condividono lo stesso stato quantico.

Così, l’alterazione dello stato quantico di una particella è immediatamente trasmessa ad un altro che si trova ad una distanza di diversi anni luce. Ad esempio, se qualcuno misurata la particella nel punto A e il suo stato quantistico cambia, questo fenomeno provoca la variazione immediatamente nella corrispondente particella del punto B.
Così, la persona al punto B potrebbe ricreare il fotone nel punto A utilizzando solo le informazioni sui cambiamenti osservati, rendendo il teletrasporto efficace. Una teoria precedente di Masahiro Hotta e colleghi nel 2008,  stabiliva che in virtù del principio di indeterminazione meccanica quantistica, le particelle virtuali del vuoto vengono continuamente create, alcuni dei quali possono essere intrecciate, che potrebbero essere utilizzate per il teletrasporto quantico di energia. Tuttavia, questo tipo di trasmissione è limitata dalla distanza che non supera 10 -35 metri secondo la scala di Planck.
La nuova teoria, che è stata pubblicata nella prestigiosa rivista  ‘Physical Review’ è stato sviluppata anche dal team di  Hotta, che propone come superare questo problema in base alle caratteristiche del vuoto quantistico “spremuto” che potrebbe consentire il ‘teletrasporto’ o momentanea trasmissione di informazioni.  Nel primo esperimento basato su entanglement quantistico che è stato condotto nel 1997, da allora scienziati sono riusciti a ‘teletrasportare’ alcune particelle esotiche.  Adesso vogliono provare la trasmissione di energia da un punto ad un altro dell’Universo, teoria che può essere realizzata, applicata già nel prossimo futuro.

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