sabato 1 febbraio 2014

Planet X: il “Sole Nero” di Giordano Bruno

Il famoso eretico Giordano Bruno, finito sul rogo il 17 Febbraio 1600, oltre alla sua visione filosofica del mondo, ci ha lasciato delle annotazioni che fanno riferimento al futuro dell’umanità.  Infatti nei suoi scritti e studi sono incluse alcune riflessioni interessanti che qualcuno ha ribattezzato come ‘profezie’ screditando però la lungimiranza dello scienziato che riuscì persino a ipotizzare la fine del mondo con un linguaggio medioevale e profetico ma anche scientificamente condivisibile ai giorni nostri.


“L’uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo, apprenderà il giorno della sua fine
[...] proprio quando l’uomo si crederà padrone
del cosmo molte ricche città faranno la fine di Sodoma e Gomorra
[...] un Sole Nero inghiottirà nello spazio il sole, la luna, e tutti pianeti che ruotano intorno al sole”
(bibliografia: “De l’infinito Universo et mondi”)

Significative sono queste ultime due righe che, oltre ad attestare come Bruno avesse abbracciato la visione copernicana del mondo, confermano l’apparizione di un secondo Sole Nero perché non luminoso, così come non è luminoso un pianeta al confronto di una stella.
Il «Sole Nero» inghiottirà tutti i pianeti a causa del suo forte campo gravitazionale, dovuto ad una massa così consistente che influenzerà pesantemente persino il campo gravitazionale solare. L’umanità apprenderà dall’osservazione del cielo «il giorno della sua fine», nel momento in cui «viaggerà nel cosmo».
Solo nel novecento l’uomo ha iniziato a compiere viaggi nello spazio, è quindi certo che Bruno prevede che gli avvenimenti di cui parla si verificheranno in una data non precisata a partire dal XX secolo e non prima.

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