Terza Guerra Mondiale? Forse ci stanno abituando all’idea

Barack Obama e gli strateghi alla Dottor
Stranamore: il genio profetico del film di Stanley Kubrick, che negli
anni ‘60 «ha rappresentato con precisione la follia e i pericoli
della guerra fredda» mettendo in scena «personaggi basati su persone
reali e maniaci veri», oggi illumina la drammatica attualità mondiale,
con gli Usa che minacciano le frontiere russe tradendo la solenne
promessa fatta nel 1990 a Gorbaciov – la Nato non avanzerà di un pollice
verso est – e si preparano ad assediare la Cina. In un arco che si
estende dall’Australia al Giappone, Pechino dovrà affrontare i missili e
bombardieri nucleari Usa. Una base navale strategica è in costruzione
sull’isola coreana di Jeju a meno di 400 chilometri dalla metropoli
cinese di Shanghai, il cuore industriale dell’unico paese il
cui potere economico sta per superare quello degli Stati Uniti. Il
“Pivot” di Obama, sostiene John Pilger, è stato progettato per minare
l’influenza della Cina nella regione: «È come se fosse cominciata
un’altra guerra mondiale, ma con altri mezzi».
L’obiettivo dell’ultima missione asiatica
di Obama, scrive Pilger in un post ripreso da “Come Don Chisciotte”, è
quello di convincere i suoi “alleati” nella Chuck Hagel con
Obamaregione, principalmente il Giappone, a riarmarsi e a prepararsi per
una eventuale possibilità di guerra con la Cina. «Entro il 2020, quasi i
due terzi di tutte le forze navali statunitensi in tutto il mondo
saranno trasferite nella zona Asia-Pacifico. Dopo la seconda guerra
mondiale, questa è la più grande concentrazione militare in quella vasta
regione». Non è una fantasia da Stranamore: il segretario alla difesa
di Obama, Charles “Chuck” Hagel, è stato a Pechino per consegnare un
avvertimento minaccioso: la Cina, come la Russia, potrebbero trovarsi
isolate e in pericolo di guerra se non si piegheranno alle richieste
degli Stati Uniti. Hagel paragona l’annessione russa della Crimea con la
ben più complessa disputa territoriale che ha in atto la Cina con il
Giappone sulle isolette disabitate nel Mar Cinese Orientale, da tempo
contese.
La situazione è sempre più pericolosa,
avverte Pilger, considerata la capacità di menzogna della Casa Bianca e
dei media mainstream: se negli anni ‘60 finsero di sopravvalutare la
potenza missilistica dell’Urss per creare il “terrore rosso”, oggi lo
stesso scenario si ripete nei confronti di Russia e Cina. E’ un copione,
quello della “false flag”, che è stato adottato in modo sistematico
negli ultimi 13 anni: il ruolo-fantasma di Bin Laden nell’11 Settembre,
le inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam, le stragi di
Gheddafi e quelle di Assad. Lo scorso febbraio, continua Pilger, gli Usa
hanno messo a punto uno dei loro favolosi “colpi per procura” contro il
governo dell’Ucraina, regolarmente eletto. «Le truppe d’assalto, però,
stavolta erano fasciste. Per la prima volta dal 1945 un partito nazista,
apertamente antisemita, ha preso il controllo delle aree-chiave del
potere statale in una Crimea, una colonna russacapitale europea. E non
c’è stato un solo leader dell’Europa occidentale che abbia condannato
questa rinascita del fascismo sui confini della Russia».
Morirono
trenta milioni di russi, ricorda Pilger, quando i nazisti di Hitler
invasero il loro paese, appoggiati dall’esercito collaborazionuista
ucraino, l’Upa, che si rese responsabile di tanti massacri di ebrei e
polacchi. L’Upa era il braccio armato che ispira oggi il partito
Svoboda, insediato al potere a Kiev dai miliziani addestrati dalla Nato.
«Dal putsch di Washington a Kiev – e la risposta inevitabile di Mosca
nella Crimea russa, per proteggere la sua Flotta del Mar Nero – la
provocazione e l’isolamento della Russia hanno sostituito nelle notizie
la “minaccia russa” del 1964. Un piano d’azione per l’adesione alla
Nato, «orchestrato direttamente dalla stanza della guerra di
Stranamore», è il regalo americano «alla nuova dittatura in Ucraina».
Un
“Attacco a Tridente” porterà le truppe Usa sul confine russo
dell’Ucraina e una “Brezza di Mare” metterà navi da guerra americane in
vista dei porti russi. «Allo stesso tempo, i giochi di guerra della Nato
in tutta l’Europa orientale serviranno a intimidire la Russia: non è
difficile immaginare quale sarebbe stata la reazione se questa follia
fosse avvenuta a ruoli invertiti». Ed è solo l’inizio. La minaccia si
sta già estendendo alla Cina. La miccia è pronta: le isolette contese
dal Giappone. VIDEO.
Team ILLOGICA.
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