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Si sono estinti 40.000 anni fa!.
L'uomo di Neanderthal si è estinto ben prima di quanto si pensasse,
circa 40.000 anni fa. La sua scomparsa dal continente europeo è avvenuta
gradualmente, a macchia di leopardo, dando così la possibilità di
'incontri ravvicinati' con gli uomini moderni che avevano già fatto la
loro comparsa in diverse zone, come nel sud Italia.
A rivelarlo è
la datazione ultra precisa dei reperti archeologici raccolti in 40 siti
sparsi dalla Russia fino alla Spagna. Lo studio, pubblicato su Nature, è
stato condotto dagli archeologi dell'università di Oxford guidati da
Tom Higham, in collaborazione con diversi ricercatori delle università
di Genova, Trento, Ferrara e Siena.
Secondo la nuova
ricostruzione, l'uomo moderno e il Neanderthal sono stati scomodi vicini
di casa per periodi di tempo che variano da regione a regione, fino ad
un massimo di quasi 5.400 anni nel sud dell'Europa: un tempo più che
sufficiente per dare vita a scambi di tipo culturale e genetico.
L'estremo rifugio degli ultimi Neanderthal prima dell'estinzione sarebbe
stata la Francia circa 40.000 anni fa, mentre non ci sono prove che
confermino la presenza di superstiti oltre questa epoca nella penisola
iberica.
Per riscrivere questa pagina della preistoria, i
ricercatori hanno accuratamente selezionato reperti (ossa e manufatti)
provenienti da 40 siti sparsi tra le sponde dell'Atlantico fino a quelle
del mar Nero. Per quanto riguarda l'Italia, in particolare, sono stati
studiati reperti provenienti dalla Grotta del Cavallo e dal Riparo
l'Oscurusciuto in Puglia, dal Riparo Bombrini in Liguria, dalla Grotta
di Fumane in Veneto e da Castelcivita in Campania. I reperti sono stati
sottoposti ad una innovativa tecnica di datazione ad altissima
precisione, messa a punto nei laboratori di Oxford, basata sulla
spettrometria di massa con acceleratore.
Team Kitsune.
tratto da: ansa