A rischio reti elettriche con conseguenti possibili black out.

Nei giorni scorsi i Governi di tutto il mondo sono stati invitati a prendere precauzioni
specifiche in previsione dell'evento, per evitare criticità che
potrebbero avere conseguenze difficili da risolvere. In Italia un gruppo
di scienziati riuniti nello Space Weather Italian Community,
sta lavorando per coordinarsi con altri gruppi in Europa e far fronte
agli effetti della tempesta, che potrebbero essere anche di lunga
durata.
Lo Space Weather Prediction Center della NASA
ha reso noto che dalle emissioni radio ottenute dalle onde d'urto del
fronte dell'espulsione di massa coronale, la nube si muoveva attraverso
l'atmosfera solare a velocità di 3750 km/secondo. L'origine del
brillamento è un gruppo di macchie solari chiamate AR2158 e potrebbero
originare altre esplosioni in futuro. Sia la AR2158 che la AR2157 sono
molto instabili e potrebbero tornare a colpire nelle prossime settimane.
Il nostro pianeta non è nuovo a questi eventi: altri due eventi simili a quello atteso sono stati registrati nell 16 agosto 1989 e nel 2 aprile 2001. Quel che è certo è che è necessario prepararsi per affrontare eventuali blackout, blocco del sistema delle telecomunicazioni e tilt dei satelliti GPS,
elementi fondamentali nella vita moderna dell'uomo sulla Terra. Senza
di essi potremmo avere a che fare con un vero e proprio disastro.
Proprio per questo motivo sono nati dei gruppi di ricerca che stanno
lavorando per predisporre tutte le misure di sicurezza ottimali.
Lo Space Weather Prediction Center comunque invita a non perdere la calma, indicando una conseguenza consolatoria: la possibilità di osservare bellissime aurore polari causate dall'interazione delle particelle solari con l'atmosfera terrestre.
Kitsune.
tratto da: fonte
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